Storia e Metodologia
Da più di trent’anni i soci/le socie di Ariele, inizialmente a livello individuale e professionale, e successivamente a livello istituzionale (seminari sui gruppi e Master triennale di consulenza al ruolo e sviluppo organizzativo, erogati da Ariele), sono stati soggetti attivi (partecipanti e trainer) di Laboratori di Dinamiche di Gruppo, mutuati storicamente dalla teoria e dalla tecnica dei Training Groups o T-group (K. Lewin, anni ’40) .
I Training Groups hanno rappresentato nel tempo una pratica altamente innovativa, capace di esercitare un radicale cambiamento nell’apprendimento degli adulti e di ottenere modifiche nei comportamenti di gran lunga più profonde e durature rispetto a quelle che derivano dalla formazione tradizionale.
Ariele ha tradotto nei Laboratori di dinamiche di gruppo i principi, le finalità e le regole dell’esperienza formativa del T-group.
Il nome di “laboratorio” deriva dal fatto che i partecipanti non assistono, ma lavorano attivamente e sono attori dell’esperienza. Inoltre il concetto di “dinamica di gruppo” sposta il focus dell’osservazione sui fenomeni interpersonali di gruppo.
Nelle Dinamiche di Gruppo l’apprendimento è esperienziale e co-costruito dai partecipanti, promotori delle relazioni e responsabili del proprio apprendimento.
Non sono previsti interventi didattici tradizionali, non esistono contenuti, il gruppo è centrato su se stesso. Si determinano conseguentemente esperienze emotive, che sono la forza, la vitalità e l’incisività delle Dinamiche di Gruppo.
Con questa metodologia si riscontra un’accelerazione nell’apprendimento: i partecipanti identificano le strategie comunicative agite, pervengono ad una maggiore consapevolezza di sé, acquisiscono una più forte sensibilità inter ed intra personale e si dispongono a nuovi comportamenti relazionali.
Regole fondamentali
La regola fondamentale dell’apprendimento nelle Dinamiche di Gruppo si basa sull’hic et nunc, cioè sul “qui ed ora”: le esperienze e gli apprendimenti avvengono nel luogo e nel tempo presenti, in cui il gruppo dei partecipanti apprende ad apprendere, sperimenta relazioni e impara a gestirle. Quello che succede all’interno di questo spazio è l’oggetto del training.
Ogni partecipante può esprimere nella massima libertà tutto ciò che vuole, viene pertanto dissuaso l’utilizzo di ordini morali (giusto/sbagliato; torto/ragione; vero/falso; legittimo/illegittimo ecc.) per favorire l’apertura di un pensiero circolare, integrativo e sincretico.
L’accettazione delle differenze e l’interdipendenza mettono in scena la formazione del “nuovo” gruppo, che sviluppa progressivamente un proprio linguaggio.
I membri iniziano ad utilizzare il noi anziché la prima persona, chiave del cambiamento come scoperta e graduale superamento del conflitto identità individuale/identità gruppale verso un equilibrio tra differenziazione e integrazione (ri-nascita del gruppo).
Nel Laboratorio di Dinamiche di gruppo vige la regola della riservatezza e niente può essere discusso al di fuori del gruppo se non a scapito di un rapporto di fiducia, necessario alla libera espressione e alla trasformazione del gruppo.
Le regole del Laboratorio di Dinamiche di Gruppo sono limitate ma imprescindibili: il gruppo e lo staff sono impegnati al loro massimo rispetto, perché strutturano e definiscono “un evento a sé stante, unico e irripetibile” (Luigi Pagliarani), in cui le abitudini relazionali e comportamentali dei partecipanti si aprono ad un inedito e generativo confronto.
Obiettivi e competenze
La natura delle organizzazioni contemporanee “liquide“, complesse, in continua trasformazione e la condizione delle persone all’interno di esse rinforzano la necessità di potenziare la consapevolezza personale nella gestione dei processi gruppali e di fornire una chiave di lettura delle strategie comunicative e comportamentali dei singoli individui all’interno dei gruppi e delle organizzazioni.
Il laboratorio di Dinamiche di Gruppo quindi si propone di:
- favorire nei partecipanti la consapevolezza sul personale comportamento in gruppo;
- sostenere l’analisi delle relazioni attraverso l’articolazione che esse presentano;
- facilitare la conoscenza circa i tipi di processi che agevolano o inibiscono il funzionamento di un gruppo;
- sviluppare la capacità di far evolvere il processo di interazione di un gruppo in una prospettiva di condivisione e di integrazione;
- promuovere la cultura di gruppo e i valori della cooperazione e dell’appartenenza.
Il raggiungimento degli obiettivi è sostenuto dal miglioramento e dal potenziamento delle seguenti competenze:
- Ascolto e auto-ascolto
- capacità di osservare e di auto-osservarsi
- empatia
- comunicazione assertiva
- sensibilità interpersonale
- intelligenza emotiva
- consapevolezza delle dinamiche di gruppo
- capacità di lavorare in gruppo
- gestione dei conflitti
- flessibilità
- negoziazione
- gestione della crisi e dello stress
- capacità di leadership e di integrazione
- capacità di sfidare l’inerzia delle resistenze e le abitudini consolidate
- capacità di gestire il cambiamento
- creatività.
Destinatari
- Soggetti organizzativi che desiderano migliorare la capacità di gestire i gruppi attraverso la dimensione emozionale
- HR manager desiderosi di ampliare le proprie conoscenze, competenze e sensibilità nella gestione dei gruppi
- Operatori sanitari di Ospedali, Case di cura e Cliniche private, Fondazioni, Istituti e Residenze per anziani
- Trainer, team leader in area psicosociale
- Coordinatori di cooperative e animatori di comunità
- Formatori junior e senior interessati a professionalizzarsi nella gestione delle dinamiche di gruppo
- Individui che aspirano a essere protagonisti e generatori di esperienze individuali e collettive innovative.
Composizione dei gruppi
I gruppi sono generalmente composti da 8-12 partecipanti ciascuno.
I partecipanti al gruppo possono essere omogenei o eterogenei tra loro per età, sesso, professione, background.
Composizione e funzione dello staff
Le dinamiche di gruppo vedono la compresenza di due trainer (due psicologi, psicosocioanalisti esperti in dinamiche di gruppo).
La formazione e l’esperienza dei trainer garantiscono l’evoluzione del gruppo in rapporto alle finalità. Nelle pause tra le sessioni i due trainer si confrontano dialetticamente e apertamente (ognuno funge da “specchio” per l’altro) sulle dinamiche in atto: le relazioni gruppali e le interazioni tra i singoli, il gruppo e i trainer.
Setting
Il Laboratorio delle Dinamiche di gruppo si svolge in forma residenziale in strutture alberghiere o equivalenti.
La residenzialità offre maggiore concentrazione e completo distacco dalla vita quotidiana e l’immersione intensiva potenzia nei partecipanti la connessione tra la riflessione e l’azione con una serie di variabili, cognitive, fisiche, emotive e di suggestioni esperienziali più numerose sia nella scansione dei tempi sia nella condivisione degli spazi comuni.
Tempi e durata
La durata minima del Laboratorio di Dinamiche di Gruppo è di tre giorni di formazione, strutturati in sessioni, in cui i tempi devono essere rispettati scrupolosamente.
La terza giornata, solitamente modulata dopo un congruo intervallo di tempo, è dedicata alla riflessione individuale e collettiva sull’esperienza e all’elaborazione progettuale delle trasformazioni e dei cambiamenti a livello dell’individuo, del gruppo e dell’organizzazione.
Nel tempo Ariele ha realizzato innumerevoli Laboratori di Dinamiche di Gruppo con partecipanti provenienti da Aziende private nazionali e multinazionali, Istituti di Credito, Amministrazioni pubbliche, Società di Consulenza e Formazione, Associazioni di categoria, Istituzione del Terzo Settore, Cooperative e liberi professionisti.
Bibliografia
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